MILLE ORTI IN AFRICA

Mille Orti in Africa

Stiamo coltivando un piccolo grande sogno: realizzare orti in tutte le comunità africane di Terra Madre. Quest’anno, in occasione di Terra Madre 2010 (Torino, 21-25 ottobre), verrà lanciata questa sfida: creare mille orti nelle scuole, nei villaggi, nelle periferie delle città africane. Gli orti saranno realizzati prima di tutto nei paesi in cui la rete di Terra Madre è già solida (Kenya, Uganda, Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Etiopia, Senegal, Tanzania, ...) e poi, via via, in tutti gli altri.

Non un orto qualsiasi
Gli orti saranno coltivati secondo tecniche sostenibili (compostaggio, preparati naturali per la difesa da infestanti e insetti, gestione razionale dell’acqua) con varietà locali e secondo i principi della consociazione fra alberi da frutta, verdure ed erbe medicinali. L’idea dei “Mille orti in Africa” non è nuova, ma parte da numerose esperienze (agricole e didattiche) già in corso.

Cosa significa sostenere questa iniziativa
Il progetto “Mille orti in Africa” garantisce la formazione a contadini e giovani, favorisce la conoscenza dei prodotti locali e della biodiversità, il rispetto dell’ambiente, l’uso sostenibile del suolo e dell’acqua, trasferisce i saperi degli anziani alle nuove generazioni, rafforza lo spirito di collaborazione. Fare un orto, inoltre, significa garantire alle comunità locali la disponibilità quotidiana di cibo sano e fresco, promuovere un’agricoltura sostenibile, migliorare la qualità della vita quotidiana, fare economia.

Da chi saranno gestiti
Gli orti di Terra Madre in Africa saranno gestiti dalle comunità, ma anche da alcuni studenti che si sono laureati all’Università di Scienze Gastronomiche. Diversi giovani africani, infatti, grazie a borse di studio fornite da Slow Food, hanno studiato in Italia presso l’Università di Scienze Gastronomiche e, dopo la laurea, sono ritornati nelle loro comunità. Il progetto “Mille orti in Africa” consentirà ad altri giovani di studiare in Italia e ritornare nel proprio Paese di origine per aiutare le comunità locali a rafforzare la propria economia e tutelare la propria identità culturale.

Come saranno gestiti i fondi
La Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS – che consente la deducibilità fiscale sulle donazioni – gestirà i contributi e coordinerà le attività in Africa.


Aiutaci a realizzare questo progetto.
Mille orti in Africa per sperare in un futuro migliore

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