Rieti: costituito il comitato referendario provinciale “2 si per l’acqua bene comune”
24 febbraio 2011

Prosegue senza sosta il percorso organizzativo dei comitati per il sì ai referendum sull’Acqua Bene Comune. Dopo il comitato regionale, anche a Rieti mercoledì 23 febbraio è stato costituito il Comitato Referendario Provinciale “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. Nel corso di una riunione molto partecipata, con la presenza di rappresentanti di associazioni, sindacati, amministrazioni e movimenti di politici da tutti i territori della provincia, è stato tracciato il percorso che condurrà al coinvolgimento dei cittadini nei 73 comuni reatini.

In attesa di delineare un calendario delle iniziative congiunte su tutto il territorio provinciale, alcune organizzazioni aderenti hanno già lanciato diverse proposte e appuntamenti anche a supporto della campagna di autofinanziamento. La prima tappa è stabilita già per questo fine settimana: il 27 febbraio, in occasione dell'escursione naturalistica "da borgo a borgo" alla Riserva Tevere-Farfa ci sarà spazio per parlare di foreste e salvaguardia delle risorse idriche.
Il 6 marzo sarà dedicato ad un'altra escursione itinerante su tutta la Piana di San Vittorino, tra le Terme di Vespasiano, il Lago di Paterno e le Sorgenti del Peschiera, dove si coglierà l'occasione per ricordare il perdurare dell'illegittima privatizzazione delle acque che alimentano Roma e gran parte della Sabina e dove sarà programmata a breve anche una manifestazione da parte dei Sindacati confederali.

Oltre alla presenza di movimenti di cittadini e di associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente e dei diritti civili, che rappresentano un tratto distintivo e costante del movimento che ha condotto a raccogliere in tutta la provincia migliaia di firme in favore dei referendum, significativa è stata la partecipazione, a titolo personale o in forma ufficiale, di rappresentanti di alcuni partiti e movimenti politici, che ha favorito una fruttuosa discussione sulle possibilità di allargamento del comitato referendario.
Infatti, pur mantenendo ferma ognuno la propria identità, la volontà del comitato referendario reatino, in armonia con le scelte fatte a livello nazionale e regionale, è quella di tessere legami col maggior numero possibile di realtà intenzionate ad aderire all’idea che non si possa fare profitto sui beni e servizi essenziali, che sono il tessuto fondante di un territorio e delle popolazioni che lo vivono.
Perché si scrive acqua ma si legge democrazia.
Infine, in molti hanno concordato sulla necessità di organizzare una intensa azione di sensibilizzazione anche per il Sì al referendum sul nucleare.

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